lunedì 17 settembre 2012

La miseria di un matrimonio pieno di violenza in una poesia per il telefono Rosa


Non m’importa che tu vada a puttane
in fondo chiami puttana anche me
sotto lo stesso tetto ogni giorno
strappandomi di mano le camicie
buttando la mia cena dentro al secchio
cercando un compare in nostro figlio
che ridacchia delle mie cosce gonfie
e del mio culo troppo grosso.
Non m’importa    
sotto lo stesso tetto 
gli inferni s’inabissano
le parole si confondono 
livide rabbiose unte
come le mie mani 
che alla domenica controlli
perché nessuno veda lo sporco 
che mi hai infilato a forza nelle unghie. 
Non mi aspetto nulla
sotto lo stesso tetto 
è tutto lecito e anche logico come
la vergogna 
ospite nella stanza delle scope
non ha altro posto dove andare 
e lo sciacquone copre il suo lamento 
si mischia alle tue urine.
Ed ora stendo le lenzuola a pizzi del mio corredo
e impreco su mia madre e sulle donne e su me stessa
e sui letti su cui dormi veloce con la schiena sudata
lontano da questo tetto in cui hai murato il mio cuore
Questa poesia, sulla miseria di un matrimonio pieno di violenza, è stata offerta dalla poetessa romana Paola Musa al Telefono Rosa. Mercoledì 19 settembre 2012, h. 16, la presentazione, con Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, Presidente di Telefono Rosa. “Il fenomeno della violenza sulle donne è sotterraneo e in crescita, e sempre più vittime cercano ascolto, e aiuto. Sono migliaia le richieste di aiuto. Le periferie i contesti più vulnerabili: servono politiche di integrazione e promozione culturale”.
L'evento sarà presso la Sala Peppino Impastato, al Palazzo Valentini, via IV novembre 119 A. Per info: albeggi@libero.it

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