domenica 16 ottobre 2011

15 ottobre a Roma: il GIORNO DOPO

La pagina fb di Donne ultraviolette riporta integralmente una nota di una donna che esprime il pensiero di tante, facendo un appello diretto a Se Non Ora Quando e a tutte noi; e dice:  
Donne, facciamo una riflessione non solo sugli obiettivi finali in termini di conquiste femminili, ma sui metodi per arrivarci, e sul contesto generale in cui tali obiettivi devono essere inseriti. Come donne credo non ci interessi ragionare sindacalmente, ma globalmente: perché la nostra mente è globale, e ci rendiamo conto che non si può guarire la condizione dei singoli senza guarire questo mondo malato, sottraendolo a logiche miopi e iniziando a guardarlo come un solo organismo di cui tutti siamo un respiro - e per questo ogni violenza soffoca ciascuno di noi. Ieri alla manifestazione si sono visti anche slogan convinti di "masse" che (proprio come negli anni 70) pretendono la rivoluzione violenta e il "comunismo", cioè alla fine pensano di dare soluzione a problemi complessissimi con il solito metodo di spaccare e pestare i piedi, in vista di altre gabbie non meno pericolose di quella in cui stiamo agonizzando. Dalla padella nella brace? no grazie. Ma tocca a noi cambiare. GLOBAL CHANGE: con la nonviolenza, la comprensione della complessità, la capacità di visione che sa vedere il dettaglio e l'insieme, senza trascurare niente.  
"Vorrei dire 2 parole sul perché questa manifestazione, ai miei occhi, era troppo maschile; e anche sul ruolo che in questo aspetto ha avuto Senonoraquando. Per cominiciare, il punto di vista stesso con cui è nata, è stato troppo maschile. Senonoraquando si è "dissociata", e ha giustamente osservato che la piattaforma non teneva conto per niente del punto di vista femminile. Ma essendosi costituita in comitato, SNOQ (che brutta sigla) ha deciso di rappresentare le donne che quest'anno erano riuscite a riorganizzarsi per presentarsi come soggetto collettivo sulla scena politica. Dunque da allora le donne guardano alle rappresentanti di questo comitato aspettando indicazioni, e toccava a loro trattare con i promotori della manifestazione per integrare la piattaforma; cosa che non hanno fatto. I contenuti che nella piattaforma mancavano potevano comunque essere portati nella piazza attraverso una presenza femminile organizzata, ma SNOQ non ha offerto il suo appoggio e le donne, che pure c'erano, sono rimaste come sempre relegate ai margini, non certo per presenza né per contenuti, ma per visibilità. Ma perché SNOQ ha ritenuto di non aderire? Forse perché presagiva che l'atmosfera sarebbe stata pesante?  Credo che, in questo caso, a maggior ragione avrebbe dovuto imporre se stessa (cioè le donne), e una sfumatura di energia che ieri è finita in minoranza. E comunque: la manifestazione si presentava come "INDIGNATA, APARTITICA, NONVIOLENTA" - e dunque intrinsecamente propositiva, nel suo cuore stesso c'era la SOLA novità che può rinnovare il disastro causato dall'establishment e dalla sola "politica" che conosciamo. Non ci sarà cambiamento se non cambia il nostro modo di ragionare e di affrontare i problemi; se, invece di guardare sempre alla "crescita" come a una sorta di erezione costante - e imprescindibile - dell'economia, non guardiamo a nuovi modelli, a nuovi obiettivi e anche a nuovi MODI per conquistarli. Dunque le vere proposte, oggi, devono venire dall'ANIMA FEMMINILE dell'umanità: non è che gli uomini non abbiano niente da dire, ma anche loro è alla propria componente femminile, duttile e nonviolenta, che devono fare appello. Le donne ieri dovevano esserci: e c'erano.. ma nascoste e soffocate fra le pieghe di una manifestazione troppo al maschile; talmente tradizionale nei modi e negli slogan, che a tratti era perfino vintage, sembrava un documentario degli anni Settanta. 
Senonoraquando, dove sei? Senonoraquando siamo noi: da questa esperienza impariamo e, invece di abbatterci, impegnamoci di nuovo, ancora di più e più che mai".  
Da: Donne ultravioletteE..   

...il giorno dopo, ora che tutti parlano solo delle "violenze"..  e in risposta al cliccatissimo video che il Fatto Quotidiano intitola "15 ottobre 2011, il videoracconto delle violenze", teniamoci caro invece il "videoracconto delle NON-violenze".

1 commento:

  1. Il 23 ottobre al Teatro Anfitrione va in scena Libere Di Cristina Comencini.alle ore 20.30
    Saranno presenti le donne del comitato romanao di Se non ora quando
    Per info e prenotazioni www.estrofficina.com 347/6399510

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