mercoledì 29 febbraio 2012

29 febbraio #freerossellaurru day: come stare vicino a Rossella?

Quello che è più giusto fare non lo sappiamo; ma di certo bisogna stringersi alla sua famiglia. Diffondiamo il sito aperto per lei, e l'invito a mandare contributi.


In molti abbiamo vacillato di impotenza. Ci siamo sentiti infinitamente soli di fronte a tanto assurdo, svuotati da tanta assenza improvvisa. Così ci siamo chiusi in un lungo silenzio. Ma quello che noi credevamo un silenzio si è rivelato essere in realtà un coro di voci giunte da ogni dove. Un coro di solidarietà e di affetto che, dalla notte tra il 22 e il 23 ottobre, diventa sempre più accorato, sempre più grande e sincero. Senza addentrarsi in considerazioni ed analisi di ordine politico o religioso, lasciando quindi che siano gli esperti ad occuparsene in altre sedi più appropriate, questo blog vorrebbe solamente essere il punto di incontro fra tutte queste voci. Raccogliendo e condividendo in un unico spazio libero e aperto a tutti le numerose testimonianze per l’immediata liberazione di Rossella Urru.
Fausto, Mauro, Graziano e Marisa

martedì 21 febbraio 2012

A Karachi il grande evento storico di un imponente raduno femminile

Anche il Pakistan in questi giorni ha visto un suo sorprendente "se non ora quando". Domenica 19 febbraio 2012 una fiumana di 100.000 donne ha manifestato a Karachi per i diritti femminili e la parità di genere, e contro la violenza domestica, con la parola d’ordine ‘Empower women, strong Pakistan’. L'evento è stato definito dalla BBC e dal Tribune Express "il più grande raduno di donne mai organizzato al mondo". E anche se effettivamente quello verificatosi un anno prima in Italia è stato numericamente molto superiore, c’è da dire che una manifestazione di questo genere, e con questa partecipazione, in un paese come il Pakistan è veramente sorprendente, un grande evento storico.
La manifestazione è stata organizzata dal partito Muttahida Qaumi Movement (MQM),  il cui leader, Altaf Hussain, da Londra ha dichiarato: "in molte parti del mondo, le donne sono considerate alla pari da tutti i punti di vista. Ma purtroppo in Pakistan continuano a essere trattate come cittadini di seconda o terza classe. Crimini come l'omicidio d'onore e il Vani (matrimonio con bambine) si diffondono sempre più, sotto il velo della tradizione", e ha aggiunto che i partiti politici e religiosi dovrebbero appoggiare l'emancipazione delle donne per un Pakistan migliore.
Il quotidiano pachistano Dwan ha scritto: "Alcuni grandi eventi politici sono stati organizzati di recente nel Bagh-i-Quaid a Karachi, ma il raduno organizzato dal partito MQM è particolarmente degno di nota per il fatto che le decine di migliaia di persone presenti erano praticamente solo donne". E in effetti c’è un’enorme differenza fra questa e altre recenti manifestazione nel paese, decisamente a predominanza maschile e di taglio misogino e aggressivo, come il raduno religioso di protesta contro San Valentino o il minaccioso assedio a una libreria a Islamabad. Per non parlare del grottesco appello lanciato di recente dal presidente del partito islamista Jamaat-e-Islami "agli uomini barbuti e alle donne con il burqa che cambieranno il destino del Paese". Un destino che sotto questa luce fa rabbrividire.
Il MQM invece, il partito che ha promosso il raduno femminile, tenta da tempo di rendere le donne parte attiva della politica, a partire dalle enunciazioni del suo manifesto, dall'incoraggiare l'istruzione femminile, e da slogan come "più potere alla donne per un Pakistan più forte". La repressione di queste spinte sarà durissima, c’è da giurarlo. Ma vederle premere per emergere è bellissimo, addirittura commovente.



martedì 14 febbraio 2012

Oggi parliamo di uomini che amano le donne: Ferruccio Miraglia

Grazie a questo post della "Rivoluzione del pensiero" abbiamo scoperto quanto amiamo qualcuno di cui, fino ad oggi, nemmeno sapevamo niente! strani misteri della vita...
E a proposito di UOMINI CHE AMANO LE DONNE... devo confidarvi che, io personalmente, nutro da sempre un amore infinito, come fosse stato un fratello, un padre, un amante che pieno di tenerezza mi tiene in braccio da sempre e per me è disposto a essere umiliato e a morire.. per un tizio che non ho nemmeno mai visto, è morto in manicomio ben prima che nascessero le nostre bisnonne.. mi riferisco al mitico Ignaz Semmelweiss, il ginecologo che per primo chiese ai ginecologi di LAVARSI LE MANI, prima di assistere i parti, intuendo il nesso fra la sporcizia e la terribile casistica di dolorose morti per setticemia che colpivano le neomamme. La cosa che ancora di più me lo fa amare, è che lui ebbe questa intuizione (come osserva anche la Fondazione Veronesi) osservando che i casi di setticemia erano 10 volte inferiori quando ad assistere le partorienti NON erano i medici, ma le ostetriche DONNE che (chissà perché!) le mani se le lavavano. E fu ascoltato? NO: Il consesso tutto dei medici (tutti maschi) considerarono "offensive" le sue supposizioni e lo ostracizzarono e lo perseguitarono tanto da considerarlo pazzo fino a mandarlo, appunto, a marcire in manicomio. Così le madri continuarono a morire ancora per un bel po', finché si dovette ammettere che aveva ragione lui.
Miglior fortuna ha avuto, in epoche relativamente meno barbare, il prof. Miraglia.

lunedì 13 febbraio 2012

13 febbraio 2012: compleanno con sorpresa! nasce la rete delle reti

La grande sollevazione del 13 febbraio, e la nascita del movimento di Se non ora quando è stato, a nostro avviso, l'evento politico e culturale che più ha segnato la vita del nostro Paese nell'anno appena passato. 
Anche se.. come non abbiamo trascurato di osservare in QUESTO POST, la "stampa ufficiale" è stata alquanto avara nel riconoscere a questi eventi l'importanza che meritano. Comunque: la loro importanza non è dimostrata solo dal fatto che, da lì, è nata la vera, profonda crepa che ha corroso gravemente l'apparentemente inossidabile berlusconismo... ma che quel cuore delle donne che si è ridestato, svegliando anche il resto del paese, ha continuato a battere, sempre più forte, anche se spesso inavvertito, perché batte "sottoterra", nel tamtam della rete. Ma è proprio da lì, abbiamo imparato, che nascono gli eventi che poi si esprimono più potentemente nella cosiddetta realtà.. e cambiano il mondo.
E sempre lì, proprio in questi giorni, a un anno esatto di distanza dal grande giorno del 13 febbraio 2011, sta ora prendendo forma il bellissimo progetto di una RETE DELLE RETI DELLE DONNE.. vi ricordate? 


L'avevamo già annunciato condividendo l'invito a una prima riunione per discuterne, in QUESTO POST. E' passato poco più di un mese, ed ecco che già il progetto ha preso forma in un MANIFESTO preciso e un blog provvisorio di lavoro, a cui possono partecipare tutte; e a cui vi rimandiamo. Tanti auguri a tutte! e a tutti: sono sempre di più gli uomini che ci stanno vicini.
Ci auguriamo di muoverci davvero, ciascuna nelle proprie differenze, ma sempre più unite in un percorso comune verso un cambiamento.

lunedì 6 febbraio 2012

Amministratori: una ex-modella ne sa molto più dei vostri esperti.. ascoltatela

Vediamo di riassumere: oggi, 6 febbraio, è la Giornata Mondiale per l'abolizione delle mutilazioni genitali femminili. Sarebbero cose di cui parlare tutti i giorni, invece giacciono inosservate, tutte intorno a noi, come polvere; un pulviscolo di dolore che seppellisce milioni di vite e contro cui non si fa niente. NIENTE. Eppure, questo gravissimo e ignorato problema potrebbe essere, per i nostri amministratori, proprio lo spunto per un NUOVO punto di vista: un'ottima chiave di lettura per guardare ai problemi dell'immigrazione, del razzismo, della violenza che ne deriva, riuscendo a cogliere quella visione di insieme che farebbe risparmiare tanti errori.. tante inutili, gravi conseguenze: anche su altri piani.
Questa ex-modella, una delle donne più belle e desiderate del mondo, vuol essere guardata in un modo nuovo, per quello che da dirvi; cari Amministratori: ascoltatela.

venerdì 3 febbraio 2012

Stupri, stupri di gruppo, denunce e sentenze

in questi giorni si fa un gran parlare di una sentenza della Corte Suprema di Cassazione che intorudurrebbe in giurisprudenza il principio che l'effettuare uno stupro (già di per sè delitto odioso e gravissimo) in GRUPPO - cioè il fatto di perpetrare tale crimine collettivamente, anziché da parte di una sola persona, di per sè NON costituirebbe un'aggravante. Se questa fosse davvero la conseguenza che ci dobbiamo aspettare, sarebbe un fatto gravissimo, ed è inutile dire nemmeno il perché... sarebbe qualcosa su cui mobilitarci tutte.
Personalmente, non sono in grado di giudicare: perciò penso utile mettere a disposizione di TUTTI la sentenza in oggetto, e affidarci alla sua interpretazione da parte di giuriste donne, capaci di comprenderne realmente tutti gli aspetti e implicazioni. Amiche avvicate e magistrate, fatevi avanti.