venerdì 4 marzo 2011

Marzo 2011: una primavera delle donne/appuntamenti a Milano


Care ragazze, iniziamo da Milano!
8 Marzo: Presidio e critical mass a Milano
14 marzo: assemblea delle donne
in continuità con le piazze del 29 gennaio e del 13 febbraio e in diretta collaborazione con "Se non ora quando" invitiamo tutte/i a partecipare, con la vostra sciarpetta bianca, al Presidio/critical mass dell'8 marzo alle ore 18 a Milano in Piazza Mercanti.
Se avete una bicicletta, VENITE IN BICI: da lì si muoverà una breve "critical mass" delle donne.
Poi siete tutte invitate a esporre per una settimana, dalle finestre di tutta la Lombardia, un TELO BIANCO: fino al 14 marzo, giorno in cui si terrà una GRANDE ASSEMBLEA per confrontarci e dare nuova energia al vento sollevato dalle iniziative delle donne.
TUTTI sono invitati. Tutte, e tutti, siamo protagonisti.
Nessuno sia timido.

l'8 marzo 2011, a Milano daremo i numeri:
girando per il centro in bici con cartelli e striscioni che spiegheranno che:
• le donne lavorano più degli uomini tra professione e cura ma hanno i contratti più svantaggiosi e precari;
sono il 60% dei laureati, ma solo il 46% di chi lavora. Che sono il 42% dei magistrati, il 32% dei medici, il 42% degli avvocati, il 30% degli imprenditori ma a parità di lavoro guadagnano in media il 20% in meno degli uomini;
• in Italia (tra gli ultimi paesi d’Europa) il 21% dei deputati e il 19% dei senatori è donna: ma nel Governo ci sono solo 5 ministre, di cui ben 3 senza portafoglio. Nei consigli d'amministrazione delle società quotate in borsa la presenza femminile è solo del 3% (contro il 42% della Norvegia). Il 68% delle donne tra i 20 e i 49 anni ha un’occupazione se non ha figli, il 60% se ha un figlio, il 54% se ha due figli;
in Italia, la spesa per le politiche sociali e famigliari rappresenta l’1.3% del PIL, meno della metà della media europea, un terzo della Francia. Il 77% del lavoro famigliare è sulle spalle delle sole donne; solo il 10% dei bambini fino ai 2 anni frequenta un nido. Il vero "welfare" per i piccoli è rappresentato dai nonni (chi li ha). Il 55% delle donne sotto i 30 anni (e il 40% di quelle sotto i 40) NON può fruire delle tutele sulla maternità previste dalla legge perchè NON ha un lavoro a tempo indeterminato.
Proviamo a dire basta a tutto questo prima che sia troppo tardi. Proviamo a riprendere, senza falsi moralismi, parola nella vita pubblica, liberandola dalla corruzione, dall’ipocrisia, dal familismo, dall'omofobia. Proviamo ad esigere istituzioni oneste. Proviamo a dire che non siamo in vendita, non siamo merce di scambio per festini, non stiamo dietro le quinte ma in piazza e sul lavoro.
Diamo visibilità al vento di cambiamento con un lenzuolo bianco fuori dalle nostre finestre dall’8 al 14 marzo.






Inutile ricordarvi, vero.. che questo mese di marzo 2011, per inciso, è anche il CENTENARIO di quella catastrofica giornata che ha condotto alla scelta di una data divenuta, poi, la Giornata Internazionale della Donna, simbolo del riscatto di tutte le donne.

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