sabato 25 giugno 2011

Tutti i paesi odiano le donne. Alcuni ancora di più.

Nella classifica stilata da Trust Law:
1. medaglia d'oro all'Afghanistan per le sofferenze inflitte alle donne
2. argento il Congo
3. bronzo al Pakistan
4. al quarto posto l'India
5. al quinto la Somalia.
La Somalia dovrebbe essere la più "blanda" dei 5 - dato che è ultima in questa classifica degli orrori: ed è anche il paese che condanna la quasi totalità delle sue donne alla tragedia dell'infibulazione. Possiamo dunque immaginare il resto...

6 commenti:

  1. Io non credo sia una questione di odio. O almeno non solo. E mi sembra che scrivere "paesi che odiano le donne" possa solo alimentarlo, l'odio.
    Ci penserò sicuramente su, ma come prima impressione vi scrivo questo.

    Un abbraccio, di pace e di amore.

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  2. Infatti Chiara qui si tratta di paesi in cui le donne non sono emancipate... un secolo fa la situazione delle donne europee non era migliore...

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  3. Anonimo/anonima, ho ben presente la situazione.
    Ma parlare di odio divide e basta.
    E' doveroso parlarne, denunciare, capire cosa ognuno di noi può fare. Ma credo bisogna stare attenti a non seminare altro odio. Tutto qui.

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  4. hai ragione, Chiara, se devo essere sincera è un problema che mi sono posta io stessa, quando ho scritto il post.. Alla fine ho scelto lo stesso questa frase, perché è NECESSARIO anche essere rapidi nel colpire l'attenzione, ben venga poi una discussione - noi, poi, siamo qui nascoste fra le pieghe del web, mentre ogni opinione viene riproposta solo su fb..
    :-(((
    Comunuque!! sono d'accordo con te perché è sempre pericoloso sostenere che i popoli, o i PAESI, odiano: in realtà l'odio è un meccanismo indotto, proprio per dividere la gente. Però.. cadendo nella sua trappola le persone finiscono per trasferire davvero l'odio individuale su interi popoli e paesi, e un altro dramma è che il maschilismo NEGA che ci sia odio contro le donne- e invece c'è, ed è una tragedia chiave del nostro mondo.
    Detto questo.. come avrai notato il post parafrasa un famosissimo titolo di un famosissimo libro ("Uomini che odiano le donne"), era anche un gioco di parole. Ma concludendo: CONDIVIDO (condividiamo, dovrei dire) anche noi le tue perplessità. Grazie tantissimo per avercele comunicate! :)

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  5. Io invece non ho mai avuto perplessità sull'usare la parola odio. Che si dovrebbe fare, far finta che la misoginia non esista? Stare attente nel comunicare determinate cose sì, censurare le parole no.
    Ciò che mi lascia un po' perplessa è "l'odio è un meccanismo indotto"

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  6. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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