lunedì 15 novembre 2010

La liberazione delle figlie

di Stefania Barzini
E' uscito, sull'ultimo numero di Internazionale un articolo molto interessante a firma Susan Faludi, scrittrice e giornalista statunitense, Premio Pulitzer nel 1991. La Faludi si interroga sui motivi per cui il movimento delle donne in America, ma non solo, si sia impantanato in un conflitto generazionale, madre-figlie, feroce e senza sbocco. Le ragazze, afferma, vogliono fare tabula rasa del passato. A colpi di cerette e calze a rete. E' un articolo che ha fatto discutere le donne e le femministe americane, e sono sicura che farà discutere anche noi. In sintesi, tanto per darvi uno spunto: come e quando è accaduto chele giovani generazioni di donne sono state abbandonate alla mercè del più falso dei femminismi, quello per capirsi consumistico, imposto dalle multinazionali che vendono così, in nome della liberazione della donna, rossetti e wonder bra a gogò? Con il tacito benestare delle femministe d'antan. Un articolo accorato e polemico, oltre che intelligente. E ben vengano polemiche e discussioni.


9 commenti:

  1. ciao, grazie di essere passate. Io sono L. vivo in veneto da quando sono nata. la mia storia sarebbe così lunga da raccontare, perchè sapete sono pazza da quando ero nel pancione della mia mamma.
    sono anni che vivo di alti e di bassi. ho vissuto esperienze che di per sè sono pesanti, ma sono sempre riuscita a rialzarmi da sola. da un lato mi sento forte per ciò..ma in realtà sono una piccola bimba di 21 anni che è tanto indifesa..soprattutto ultimamente. questa volta rialzarmi è stato molto più difficile, e continuo ad inciampare.
    io, forse, fino a ieri, anzi fino a dieci minuti fa, dicevo voglio non svegliarmi di più: perchè intorno a me vedo nero, perchè mi sento inferiore a tutti, perchè continuo a litigare con il mio ragazzo, perchè a volte il mio specchio litiga con i miei occhi.
    ma prima, con la testa buttata sul cuscino, mi è successo di dire: VOGLIO VIVERE. e perchè no...la mia storia piano piano potrò pure raccontarla. anche se non mi piace farlo, perchè ho sempre paura di passare per la vittima, ho paura di essere giudicata.
    di sentirmi ancora più scema...
    ho tanto bisogno di aiuto di aiuto da un lato, ma forse mi basterebbe qualcuno con cui parlare, sfogare il mare di parole e il mare di rabbia che tengo dentro... sfogare tutte le cose che mi sono successe e far capire come io le ho viste..
    prima piangevo...e ho sentito il bisogno di raccontare...
    una mia cara amica michiamomeri è un sorriso perenne nelle mie giornate buie...ed è lei che mi ha portata qui e la ringrazierò sempre...
    voglia forza..voglio urlare al mondo ciòc he mi succede dentro, ciò che mi mangia l'anima..ciò che mi fa stare così...
    spero di non essere pesante...intanto..un abbraccio
    un abbraccio grandissimo, e grazie..infinite..

    L.

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    1. ciao L. prima di tutto ti do un mega bacione tutti prima o poi ci sentiamo cosi RICORDATI SEMPRE CHE TU SEI SPECIALE PERCHE UNICA ti consiglio un libro LA MAGNIFICA STRONZA di SHERRY ARGOV il titolo è un po cosi ma leggendolo capirai che il miglior investimento di amore ed il regalo che piu grosso che puoi farti è verso te stessa tu sei ok per quello che sei se agli altri non sta bene quella è la porta si accomodino ciao

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  2. Blondie e tu raccontacela la tua storia. Siamo qui per te.

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  3. BENVENUTA BLONDIE!! ti dirò un segreto.. io sono convinta che, dove le donne parlano DAVVERO: fra loro e di loro (e non di modelli da invidiare o contro qualcuno), con complicità, partecipazione, fiducia.. c'è molto meno bisogno di psicanalisti. Comunque mi sa proprio che tu non sei affatto pazza, tranquilla.. diciamo che questa paura/sospetto dilaga in quasi tutte le adolescenti e tu sei ancora una di loro.
    Ma con chi confrontarsi, per capirci qualcosa? pare che, in questo momento, manchino un po' le amiche vere: ma questo dipende molto da noi. Forse scegliere bene le persone, ma soprattutto ognuna di noi, per prima, deve osare di più: l'essere più disponibili e avere più fiducia fan parte di questo. Comunque qui hai trovato un luogo che, anche se ora appare come immateriale è reale; c'è un progetto, persone desiderose di mettere in comune se stesse.. prova a partecipare; vediamo che succede.

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  4. qualcuno potrebbe spiegarmi l articolo di susan faludi? di cosa parla in maniera sintatica perchè mi sembrava molto interessante e l ho letto un pao di volte senza capirci molto..volevo approfondire meglio l argomento
    grazie
    anonimo

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