domenica 21 novembre 2010

QUANDO E' ACCADUTO? E PERCHE'?

di Stefania Barzini

Credo che all'interno dei nostri gruppi D.E.B. ma soprattutto nel mondo femminile in generale, sia arrivato anche il momento di un confronto probabilmente doloroso ma insieme onesto e coraggioso. Perché è indubbio che qualcosa sia "andata a male" anche tra noi donne. Ricevo moltissime email da donne e uomini (più donne che uomini) che lamentano che, certo, media, tv, classe politica, ci bistrattano, ma spesso, troppo spesso, ci bistrattiamo da sole. Che ad un certo punto c'è chi ha creduto che emancipazione femminile passasse anche per l'uso diciamo cosi' spregiudicato del nostro corpo, da usare come merce di scambio. Non c'è dubbio che questo accade. Ma come mai? Perché? Cosa è successo? Cosa è' accaduto alle più giovani (non voglio generalizzare, diciamo a una parte di loro) e cosa soprattutto a noi, generazioni più vecchie, che le abbiamo lasciate fare? Senza parlare, chiuse in una sorta di sdegnoso/sdegnato silenzio? Lavarsene le mani non è meno colpevole. Mi piacerebbe che tra noi amiche D.E.B., le più e le meno giovani su questo ci si confrontasse con grande onestà. Che tutte noi donne, di ogni età, ce lo chiedessimo. Credo che una nuova consapevolezza possa nascere solo da qui.

2 commenti:

  1. Alla base c'è sempre un messaggio culturale che fa apparire accettabile che tutto sia merce. Nn so quanto sia utile che si scatenino mea culpa da parte delle madri; so però che le ragazze HANNO BISOGNO DI ALTERNATIVE. Bisogna inventarsi qualcosa di nuovo, più che altro.
    Comunque, qui un dibattito che mi sembra pertinente al post:
    http://amorecontroana.blogspot.com/2010/07/sniffare-e-prostituirsi-cioe-morire-e.html

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  2. IL PROBLEMA NON E' SCATENARE UN MEA CULPA. IL PROBLEMA E' INTERROGARSI E CAPIRE I MOTIVI DEL NOSTRO SILENZIO E DEL LORO AGIRE. GIUSTAMENTE DICI CHE LE RAGAZZE NON HANNO ALTERNATIVE, PENSO CHE BISOGNA ANCHE CAPIRE PERCHE' QUESTE ALTERNATIVE NON GLIELE ABBIAMO MAI DATE ALTRIMENTI SARA' DIFFICILE DARGLIENE DI NUOVE, E CREDO CHE, COME SEMPRE, SE NON SI CAPISCONO MOTIVI E RAGIONI DEGLI ERRORI COMMESSI NON SI CAMBIA VERAMENTE.

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