Scrive oggi un'autorevole opinionista del Corriere: "ma non chiamateli più femminicidi". E dimostra così (purtroppo), di non essersi mai occupata di questo argomento. Ci abbiamo messo tanto, signora Fedrigotti, a conquistarci questo termine e - finalmente! il riconoscimento del suo esclusivo significato. Che si teorizzi, addirittura, che utilizzarlo al posto di "omicidio" potrebbe fare apparire questi delitti "meno gravi" delle "normali" uccisioni richiede un chiarimento: si chiamano FEMMINICIDI. Sono le uccisioni di donne in quanto tali e in quanto tali considerate da alcuni proprietà personale. "Le parole contano, ed è pericoloso usarle con leggerezza perché possono modificare la percezione", scrive nel suoi trafiletto la signora Bossi Fedrigotti; e ha ragione. Proprio perché le parole sono importanti, non toccate la parola FEMMINICIDIO.
Forse ricordo male, ma la Bossi Fedigrotti non e' una femminista storica? Da qualche parte dovrei avere anche un suo libro degli anni70. O anche lei ha dimenticato tutto, come quella militante di allora che si chiama Eugenia Roccella?
RispondiEliminaNegli anni '70 non era ancora cosi' evidente l'importanza delle parole.
RispondiEliminaAlmeno in questo qualche passo avanti l'abbiamo fatto.
Invece la cultura assassina e' ancora molto da intaccare.
il fatto è che non basta essere "femministi" se poi non ci si interessa delle donne; la Fedrigotti come dice bene il post ha dimostrato di non essersi mai occupata dei femminicidi, altrimenti non avrebbe fatto lo scivolone di sorvolare su anni di mattanze e di lotte in cui il termine femminicidio ha acquistato una consistenza precisa, da Ciudad Juarez fino ai macellai de noantri, e per giunta di farlo appellandosi all' importanza delle parole! viste però come fosse un problema di bon ton e sotto sotto, secondo me, anche alludendo inconsciamente a che ci sia qualcosa di svilente nell'essere "femmina".
RispondiEliminaPermetti, Gianluca, negli anni '70 io c'ero, e ti assicuro che l'importanza delle parole era adeguatamente percepita, e in alcuni casi ancor più di oggi. Forse è Fedrigotti che non c'era, o che ce fa.
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